Antonio Amurri, redattore capo del prestigioso settimanale TRAVASO ha scritto fino agli anni settanta numerose trasmissioni televisive di successo e alcuni libri. Il settimanale TRAVASO ha lanciato i migliori scrittori e disegnatori satirici della seconda metà del secolo. La comicità di Amurri, stringata ed elegante, prorompe, in maniera emblematica, con una vena ironica dissacrante e con i suoi commenti e giudizi portati al limite di assurdi ma divertenti “consigli di rapida eliminazione” mette sotto una spietata lente di ingrandimento, vizi e difetti, incomprensioni ed egoismi, nevrosi e comportamenti maniacali di una lunga serie di mogli e di mariti ingombranti, di fronte ai quali non vede altra possibilità che una pronta e spietata eliminazione. In questa carrellata di “tipi” e di situazioni la comicità che non cede alla tentazione di una battuta volgare o alla costruzione artificiosa di una stupidità assai poco probabile, con le quali molti, troppi, comici tengono banco in questo periodo di crisi dei valori del teatro e di mancanza di veri autori. La comicità di Amurri è costruita su situazioni reali, nelle quali molto spesso rivivono fatti e persone. La nostra ambizione è far riemergere con allegria una comicità elegante intorno al tema delle relazioni di coppia di un tempo in un parallelismo quanto mai attuale con i paradossali comportamenti di chi anche oggi si appresta alla vita di coppia.“COME AMMAZZARE LA MOGLIE O IL MARITO SENZA TANTI PERCHÉ” una commedia dall’ umorismo elegante che punta il dito sulla vita di coppia, ne presenta in modo esilarante le dinamiche che caratterizzano a volte inconsapevolmente il vivere quotidiano. Il tutto giocato in uno specchio che riflette in una giovane coppia pronta a sposarsi, umori e pensieri e considerazioni sul tema del matrimonio. Un telefono e un giovane esperto pronti a consolare il turbinio di dissapori tra le tante coppie, finche non capita la sua fidanzata e promessa sposa… Una comicità e tante storie che hanno trovato nella televisione in bianco e nero del carosello il primo “palcoscenico” per tanti spettatori. Lo spettacolo ne ripropone ambienti e stile, muovendo gli attori in un set televisivo degli anni sessanta in un ping pong dinamico ed effervescente con il Telefono Amico.