Il progetto “QUADERNI di FAMIGLIA” vuole essere una sintesi del lavoro che per oltre vent’anni abbiamo svolto con passione nel campo dell’improvvisazione teatrale.
Siamo sempre stati, in qualche modo, dei “cani sciolti” all’interno di quel variegato mondo dello spettacolo a partire dal 1988, anno in cui fece la sua comparsa in Italia, quel folgorante spettacolo che è il Match di Improvvisazione Teatrale.
Abbiamo lavorato intorno a vari progetti, con varie realtà ed a vari livelli, reincontrandoci e dividendoci, fino ad arrivare alla voglia di creare qualcosa di veramente nostro.
Nasce così “QUADERNI di FAMIGLIA” spettacolo di long form, che molto deve a precedenti format, “Comedy” come migliore esempio, che cerca ora una sua strada nel creare una formula di spettacolo divertente ed al tempo stesso emozionante.
Lo spettacolo che proponiamo è un viaggio all’interno della memoria di una famiglia italiana, una famiglia di cui all’inizio conosciamo solo alcune cose suggerite dal pubblico in sala: un cognome, un personaggio particolare (chi non ne ha avuto uno in famiglia), dei modi di dire tipici, altro ancora. Sul palco, come unico elemento scenografico e drammaturgico, una libreria con dei quaderni; sono la memoria della famiglia, quaderni su cui gli spettatori prima dell’inizio hanno scritto parole, sogni, ricordi e luoghi della loro memoria personale.
Piano piano, partendo da una semplice situazione familiare, si dipana davanti agli occhi dello spettatore una saga secolare che si rifà come ispirazione ai romanzi di Isabel Allende, o più semplicemente a quella letteratura che racconta la vita di una famiglia nell’arco temporale di tre quattro generazioni: accadimenti, amori, avventure, dispiaceri e quant’altro. Sullo sfondo la Storia, quella grande, quella che si studia a scuola.
La comicità tipica dell’improvvisazione non è assolutamente messa in disparte, anzi, percorre in lungo ed in largo il racconto, ma qui, preponderante, diviene l’invenzione di un passato e di un presente in qualche modo collegati tra loro, figli di un patrimonio culturale familiare che le indicazioni del pubblico hanno contribuito, inizialmente, a creare.
Uno spettacolo che mette a fuoco l’importanza delle Memorie, quelle quotidiane che fanno di un’abitazione una possibile Casa e quelle grandi che trasformano le coscienze, anche se, per una sera, saranno soltanto memorie inventate.