DIARIO DI UNA CASALINGA SERBA
21 ottobre 2016 - ore 20.30
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liberamente tratto dal romanzo
di Mirjana Bobic Mojsilovic
con Ksenija Martinovic
regia Fiona Sansone
produzione CSS Teatro Stabile
di innovazione del FVG per StartART
in collaborazione con Comunità Religiosa Serbo - Ortodossa di Trieste
Durata
65 minuti
Presso
Teatro Comunale Giuseppe Verdi
Via S. Giovanni 4.
34015 - Muggia (TS)
Andjelka, una giovane donna, rivive i propri ricordi sentendo il bisogno di ripercorrere quella che
era la sua vita: la sua infanzia nella Yugoslavia di Tito, la sua adolescenza, la sua maturità nella
Serbia di Milosevic. Come guardarsi allo specchio dopo tanti anni? Un atto di presa di coscienza.
Presa di coscienza di un’intera generazione di giovani che non erano pronti a ritrovarsi adulti così
presto.
Con questo spettacolo, Ksenija Martinovic, giovane interprete serba che da molti anni vive in Italia,
ha vinto Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2014 – sezione monologhi.
Lo spettacolo ha ricevuto un sostegno alla produzione, come prima produzione del progetto
triennale StarArt assegnato dal CSS a giovani artisti e compagnie emergenti.
Un mangianastri. Gli anni 60-90. Un foglio. I Giornali. Le parole. I telegiornali. Essere sulle bocche
del mondo. Essere una Nazione. Essere piccoli, essere adulti. Essere Angelka. Una donna. Abitare il
confine, la linea che demarca la civiltà dalla paura, la paura di non esser riconosciuti, la paura di
esser taciuti. L’Italia del sogno, del divenire, del fluire dell’incontro, giochi, profumi, vacanze,
canzoni, pizza, ritorno. Una casa aperta sul mondo. Una casa per una casalinga. Angelka non si
prende cura dell’andamento familiare e dei lavori domestici. Angelka recita, balla, canta, azzera i
respiri e Angelka ride, si fa beffarda full dei luoghi comuni del mondo, legge gli elenchi di chi ha
perso tutto, mentre l’occidente che bussa bombarda, Angelka guarda il pubblico, cerca in quei
corpi al buio, il ricordo di una finestra. Angelka sta seduta in una scatola, come una bambola bella,
aspetta, e non si annoia, rischia, rischia di uscire, rischia di amare, rischia di nutrirsi, rischia di esser
felice, rischia di far domande. Essere di dove è. Esser nata lì. Esser di un popolo. Essere una Serba.
Mentre le luci del palco delineano in spazi ora larghi ora asfittici il suo essere a disposizione della
Storia, lei strappa alla stessa i caratteri sbiaditi del folklore, e restituisce alla sua memoria la
tenerezza dei segreti.
Fiona Sansone, note di regia
LO SPETTACOLO RIENTRA NEI SEGUENTI ABBONAMENTI PLATEA
- GIALLO 19 Spettacoli
- ROSSO 14 Spettacoli
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(giovani fino a 26 anni)
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