LASCIA CANTARE IL CUOR

28 ottobre 2016 - ore 20.30

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LE PIÙ BELLE CANZONI ITALIANE DELLA RADIO, DELLA RIVISTA E DELLO SPETTACOLO DEL SECOLO SCORSO

 

con Andrea Binetti, Marzia Postogna

pianoforte Antonella Costantini

produzione Golden Show Trieste

 

PRIMA NAZIONALE

Durata

75 minuti

Presso

Teatro Comunale Giuseppe Verdi

Via S. Giovanni 4. 34015 - Muggia (TS)

Un allegro e spensierato viaggio teatrale con la musica che influenzò il nostro "Bel Paese" nei primi trent'anni del secolo scorso.

Dalla canzone "melodica napoletana", con testi di poeti famosi come Salvatore Di Giacomo per "Era de maggio" su musica di Pasquale Mario Costa autore anche dell'Operetta più partenopea che mai, "Scugnizza" dove si mette in luce l'eterna lotta fra "miseria e nobiltà" evidenziata anche nella splendida canzone in "lingua napoletana" di Eduardo di Capua "I te vurria vasà" su versi di Vincenzo Russo che narra proprio l'osteggiata, seppur corrisposta, storia d'amore del povero paroliere per Enrichetta Marchese figlia di un ricco gioielliere.

All'operetta che da noi nacque dall’importazione francese e viennese, ed assunse carattere nazionale seppur fortemente legata a componenti locali. Mario Costa, Virgilio Ranzato, Giuseppe Pietri costituiscono la triade portante per circa un trentennio dagli inizi del ‘900. Fra i titoli si annoverano Addio Giovinezza e Acqua cheta (Pietri), Il paese dei campanelli e Cin-Ci-Là (Ranzato), La duchessa del Bal Tabarin e La Danza delle libellule (Lombardo).

Moltissimo influenzò i gusti musicali la nascita della Radio e soprattutto del Cinema che resero popolare artisti e canzoni da poter addirittura considerare un periodo fecondo come gli "anni d'oro" della Radio. Popolari divennero le canzoni del milanese Giovanni D'Anzi molte su testo di Alfredo Bracchi che dal 1935 composero titoli notissimi come "Bambina innamorata", "Voglio vivere così", "Ma l'amore no", "Abbassa la tua radio".

Prorompente fu attorno agli anni '30 l'influenza della cosiddetta musica "negra" o del Jazz che portò in Europa i "nuovi ritmi" influenzando addirittura autori classici d'Operetta come Emmerick Kàlmàn con la "Duchessa di Chicago"(Anche in ciel ora il jazz va di moda), o l'italiano Virgilio Ranzato con "La Duchessa di Hollywood" (Il mio cuore è un film sonoro") e ancora Pal Abràham con il jazzistico "Ballo al Savoy" e l'esotico "Fiore d'Haway". E negli anni trenta naturalmente la musica al servizio della "settima arte" con la nascita dei film musicali come "Il mago di Oz" (Over the rainbow) e tutto il primo filone di quel genio dell'animazione che fu il grande Walt Disney. Insomma tanta bella musica e uno spettacolo nato per "lasciare cantare il cuor".

LO SPETTACOLO RIENTRA NEI SEGUENTI ABBONAMENTI PLATEA

 

  • GIALLO 19 Spettacoli
  • VERDE 19 Spettacoli
    (giovani fino a 26 anni)

 

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