UNA STORIA AL CONTRARIO

6 luglio - ore 21.00

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riduzione dal libro di Francesca De Sanctis

testo semifinalista del Premio John Fante Opera Prima 2021

 

regia Elena Arvigo

 

aiuto regia Monica Santoro

luci Andrea Narese

audio Brando Nencini

 

con ELENA ARVIGO

 

produzione il Teatro delle DONNE Centro di drammaturgia

 

 

anteprima reading

 

“Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio“.

                                            Antonio Gramsci, Lettere dal carcere,12 Settembre 1927

 

 

Presso

6 luglio - ore 21.00

Teatro dei Fabbri | Trieste

 

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Il libro di Francesca De Sanctis da carta stampata diventa uno spettacolo teatrale. Il racconto della storia privata di Francesca diventa generazionale con lo sfondo della complessa vicenda dell’Unità, il giornale fondato quasi 100 anni fa da Antonio Gramsci e che nel 2017 sospende le pubblicazioni. Il racconto della storia personale, la famiglia, gli amori, i figli, la malattia si fonde con le vicissitudini di un mestiere e di una carriera da reiventare e ridefinire ad ogni passo. Francesca figlia, moglie e madre accompagna Francesca studentessa e poi giornalista tra le righe di questa storia commovente e piena di vitalità. Nonostante. Ogni piccola vittoria ha i suoi nonostante, ma, a saper guardare da vicino, sono proprio i nonostante di ogni storia a rendere quella storia un racconto di vita unico e straordinario.

“Hanno ucciso L’Unità”: è il 30 luglio del 2014 e in segno di protesta L’Unità esce in edicola solo con poche pagine bianche. E’ il penultimo numero, il giorno dopo in copertina si legge “L’Unità è viva” è un messaggio di speranza che serve soprattutto a loro, agli ottanta lavoratori che con la fine dell’estate assistono al tramonto dei loro sogni. A novant’anni dalla nascita il quotidiano fondato da Gramsci sospende le pubblicazioni e in tanti, tra giornalisti e poligrafici, perdono, da un momento all’altro, il lavoro. Tra di loro c’è anche Francesca, incinta di quattro mesi e già madre di una bimba di cinque anni.

Un anno dopo il giornale riapre e lei viene di nuovo assunta, ma l’esperienza durerà poco; a giugno del 2017 L’Unità sparisce ancora dall’edicole. Francesca si ritrova in cassa integrazione, ma non si arrende. Il suo è il percorso al contrario di un’intera generazione, quella di chi a venticinque anni ha già firmato un contratto a tempo indeterminato e a quaranta si trova a fare i conti con collaborazioni saltuarie e malpagate e una concorrenza spietata. Francesca risale la corrente e la memoria e ripensa a tante cose: a suo padre, scomparso prematuramente, ai suoi primi anni a L’unità, ai viaggi e le interviste. Se non fosse che il suo corpo non regge lo stress. Si ribella e una malattia rara le rende tremendamente difficile tenersi a galla in quelle maree.

 

Francesca De Sanctis è giornalista professionista e critico teatrale. Dopo aver conseguito la specializzazione presso la Scuola di giornalismo dell’Università di Bologna ha collaborato con diverse testate nazionali fino ad approdare all’Unità. Già Vice Capo Servizio delle pagine di Cultura e Spettacoli del quotidiano fondato da Gramsci, dove ha lavorato dal 2002 al 2017, oggi scrive principalmente per l’Espresso e il Venerdì di Repubblica. Ha curato il programma “M” di Michele Santoro, andato in onda su Rai 3, e ideato e diretto per anni il Festival di teatro civile CassinoOff.

 

Elena Arvigo, attrice regista, nasce e cresce a Genova ed è considerata una delle più intense interpreti della scena contemporanea e tra le esponenti più interessanti del teatro indipendente italiano.

Interprete di tanti ruoli del teatro classico, da Antigone a Giocasta e Andromaca e della drammaturgia contemporanea come per “4:48 Psychosis” - si è fatta spesso voce di storie al femminile che raccontano le vicende personali tra le righe della storia che scorre sullo sfondo- come nei “Diari della guerra: il dolore” da Marguerite Duras e i “Monologhi dell’Atomica” da Svetlana Aleksievich e Kyoko Hayashi.