IL TENACE SOLDATINO DI PIOMBO
un film da palcoscenico
20 giugno - ore 18.00
21 e 22 giugno - ore 21.00
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da H.C. Andersen
un’idea di Fabrizio Pallara
di Valerio Malorni e Fabrizio Pallara
con Valerio Malorni/Francesco Picciotti e Fabrizio Pallara
produzione teatrodelleapparizioni/Teatro Accettella, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Tinaos
Replica del 20 giugno
Con il sostegno del Comune di Udine
Spettacolo realizzato in collaborazione fra FESTIL_Festival estivo del Litorale e Teatro Contatto 40
Repliche del 21 e 22 giugno
Spettacolo realizzato in collaborazione fra FESTIL_Festival estivo del Litorale e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Presso
20 giugno 2022 - ore 18.00
Teatro S Giorgio | Udine
21 e 22 giugno 2022 - ore 21.00
Politeama Rossetti_Sala Bartoli | Trieste
Il teatrodelleapparizioni, una delle compagnie con uno sguardo più sensibile e poetico sull’infanzia, concepisce e crea ogni spettacolo per arrivare a comunicare con ogni genere di pubblico, senza distinzioni di età.
Una stanza, molti giocattoli, una finestra che si affaccia su un esterno immaginario, la pioggia, le luci soffuse di un interno intimo e caldo, per raccontare la storia del soldatino di piombo e della sua ballerina. La celebre fiaba viene reinterpretata in un gioco in cui gli oggetti prenderanno vita parlando, combattendo, danzando, protagonisti di un film teatrale proiettato su un grande schermo in diretta. Il set è dunque la stanza dei giochi, il luogo in cui avviene la meraviglia e qui il teatro si mostrerà nel suo farsi al servizio dell’occhio della telecamera che, come il buco della serratura di una porta invisibile, offrirà agli spettatori uno sguardo inedito e privilegiato, per entrare nella storia osservando il piccolo e l’impercettibile. Due piani di azione, due differenti visioni, due linguaggi a confronto, quello teatrale e quello cinematografico, che si sveleranno e si misureranno per unirsi e raccontare una grande storia d'amore.
Dicono Valerio Malorni e Fabrizio Pallara
“Uno spettacolo nato per tornare a pancia a terra, come i bambini, con gli occhi vicini, sopra ai giocattoli, quasi ad entrarci dentro, per capire meglio ogni storia. L’esigenza di tornare ad uno sguardo pieno di quella voglia di raccontare: ‘Facciamo che eravamo...’, così ci siamo ritrovati in quella stanza dei giochi che ognuno di noi ha sognato. Lì tutto è possibile.”